TENENGA
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Industria smart: un evento dedicato alla fabbrica che si rinnova, potenziando l’organizzazione e il business29 Settembre 2019 - 16:26
Motori dell’innovazione: al museo Ferruccio Lamborghini riflettori puntati sulle tecnologie esponenziali30 Luglio 2019 - 13:16
Faldoni smart e green: archiviazione intelligente ed ecologica nell’era della IoT26 Luglio 2019 - 23:02
Digital4
in dicono di noi da Laura ZanottiDa Digital4 21 Ottobre 2019
IdeaGroup abbraccia lo smart manufacturing, combinando Qr code, light picking e un sistema di data visualization a supporto degli operatori.
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Industry4Business
in dicono di noi da Laura ZanottiIndustria smart: tecnologie esponenziali nella supply chain. 4 aziende si raccontano
da Industry4Business 30/9/2019
Una fabbrica intelligente è capace di coniugare vision, tecnologie e metodologie 4.0 per ripensare l’organizzazione della produzione e della distribuzione. L’innovazione è esponenziale: non solo migliora i tempi e i modi del lavoro ma contribuisce a incrementare la soddisfazione di tutti gli attori della supply chain: colleghi, collaboratori e clienti finali.
Tra i motori dell’innovazione, le aziende hanno fatto quadrato
A tematizzare i punti chiavi dell’industria smart e del valore delle tecnologie esponenziali sono stati gli ospiti di un evento intitolato “Tra i motori dell’innovazione: vieni a scoprire le tecnologie per migliorare i tuoi processi“, organizzato da Tenenga e Tecno-soft, in collaborazione con Opticon, Zebra Technologies, Scatolificio Schiassi e Universal Robot, nel prestigioso museo Ferruccio Lamborghini a Funo d’Argelato, nei pressi di Bologna. Special guest 4 aziende italiane: Cefla, Idea Group, Zanetti e Gruppo Grifo. I portavoce aziendali hanno raccontato come e perché hanno scelto di reingegnerizzare l’organizzazione ed il business, scegliendo un approccio più smart.
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Datavalue
in dicono di noi da Laura ZanottiDa Datavalue 26 Settembre 2019
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Key4biz
in dicono di noi da Laura Zanottida Key4biz 12 Settembre 2019, ore 13:30
Il 20 settembre al museo Ferruccio Lamborghini (Bologna) evento sulle tecnologie esponenziali
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ItaliaImballaggio, the voice of italian packaging
in dicono di noi da Laura ZanottiDa ItaliaImballaggio, the voice of italian packaging Settembre 2019
ItaliaImballaggio
in dicono di noi da Laura Zanottida ItaliaImballaggio Settembre 2019
Un convegno sulle tecnologie che fanno la differenza
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Il Giornale della logistica
in dicono di noi da Laura ZanottiDa Il Giornale della logistica Luglio/Agosto 2019
Il ruolo di Tenenga
Premio Mascagni a Tenenga: Montanari racconta le nuove frontiere dell’identificazione
in dicono di noi da Laura Zanottida Il Resto del Carlino, 15 Maggio 2018
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Agrifood Tech
in dicono di noi da Laura Zanottida Agrifood Tech, 5 Aprile 2018
Tracciabilità alimentare delle carni bovine italiane: la Cooperativa Agricola San Rocco da anni usa la tecnologia Rfid per garantire la qualità della filiera dall’allevamento alla tavola del consumatore. Tenenga, già partner per la tracciabilità alimentare del Consorzio Qualità della Carne Bovina Milanese, ha integrato nella filiera della carne un sistema basato su tecnologia Rfid. L’animale in allevamento viene tracciato mediante un tag Rfid: il dispositivo viene inserito o in un orecchio oppure tramite bolo di ceramica nel reticolo ruminale.
«Lo sviluppo di sistemi Rfid legati alla filiera alimentare – spiega Virgilio Citelli, Responsabile Area Produzione di Cooperativa Agricola San Rocco – garantisce ottimi risultati e dovrebbe essere applicato su larga scala perché, oltre alla certezza della tracciabilità, offre una limitazione alle frodi alimentari, tutelando i consumatori».
La qualità della carne bovina, infatti, risulta da una adeguata gestione di ogni fase della catena alimentare: dall’acquisto e/o nascita degli animali alla tavola del consumatore. I fattori in grado di influenzare le caratteristiche qualitative della carne sono pertanto decisamente numerosi e presenti lungo l’intero processo produttivo, anche se è indubbio che il ruolo di protagonista spetti all’allevamento: tipo di animale, gestione e alimentazione determinano infatti le peculiarità principali del prodotto finale. L’iniziativa portata avanti dalla Cooperativa San Rocco da diversi anni è un esempio illuminato di smart agrifood dove l’uso dell’identificazione univoca a radiofrequenza fa davvero la differenza per tutta la filiera alimentare.
Il progetto, in linea con le linee guida europee dell’iniziativa Farm to Fork (F2F, ovvero tracciabilità alimentare dalla fattoria alla forchetta), ha coinvolto i principali allevamenti della Cooperativa San Rocco, il macello di proprietà nonché i diversi punti vendita dove sono reperibili i prodotti a marchio Cooperativa San Rocco. In questo modo la carne è controllata dall’allevamento alla vendita e anche il consumatore finale può godere della massima trasparenza informativa rispetto ai suoi acquisti.
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Internet4Things
in dicono di noi da Laura Zanottida Internet4Things, 7 Marzo 2018
Rifiuti intelligenti grazie a contenitori per la raccolta resi parlanti grazie alla tecnologia RFID. Utilizzando l’identificazione automatica, Gruppo Hera da tempo ha introdotto un sistema di tracciabilità e rintracciabilità che porta maggiore efficienza nei servizi ambientali, contribuendo allo sviluppo delle smart city. L’azienda, che conta oltre 8.500 dipendenti, è una delle principali società multiutility in Italia. Il progetto RFID ha portato Gruppo Hera nella Internet of Things già da qualche anno. La multiutility, che ha sede a Bologna ed è quotata nel segmento Midex della Borsa Italiana, fornisce servizi energetici (gas, energia elettrica), idrici (acquedotto, fognatura e depurazione) e ambientali (raccolta e smaltimento rifiuti) a oltre 4 milioni di cittadini. Il Gruppo oggi conta oltre 8.500 dipendenti ed è una delle principali multiutility italiane, operante in 181 comuni dell’Emilia-Romagna e della Toscana, 95 del Friuli Venezia Giulia, 62 delle Marche e 20 del Veneto.
I rifiuti intelligenti combinano l’uso dei tag RFID, installati sui contenitori stradali per la raccolta della differenziata e lettori UHF posizionati sui mezzi o forniti agli operatori come palmari. Partner tecnologico del progetto il system integrator bolognese Tenenga che ha fornito oltre 200mila tag RFID. Per identificare in maniera univoca i contenitori, suddivisi tra cassonetti in metallo usati per la raccolta differenziata di carta, plastica, nonché bidoni in plastica per la raccolta di vetro e lattine, sono stati scelti transponder di tipo EXO800, le cui caratteristiche li rendono adatti sia ad essere usati su materiali plastici che sui metalli. I tag sono stagni e robusti, particolarmente indicati in ambienti difficili, nel rispetto delle norme militari MIL STD 810-F (per meglio rispondere alle sollecitazione che subiscono in campo) e con un grado di protezione all’acqua e alla polvere IP68. Ogni bidone, campana, cassone e cassonetto è equipaggiato di un tag apposto esternamente per facilitare la lettura e fissato tramite appositi rivetti.
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Una supply chain a prova di contraffazione e più efficiente
in dicono di noi da Laura ZanottiLogistica Management – Novembre 2017
Supply chain efficiente grande protagonista di Trace ID Fashion, il workshop organizzato da Editrice TeMi sull’innovazione tecnologica e l’ottimizzazione dei flussi logistici dedicate al settore del Fashion&Luxury. Accrescere le perfomance in ambito supply chain è un tema cruciale per i brand in particolare e per i distributori in generale. Le tecnologie più innovative permettono di mettere al centro dei propri processi, siano essi a monte o a valle, il cliente. Se prima erano le stagione che dettavano i tempi per la schedulazione della produzione, ora invece le tempistiche si sono drasticamente ridotte e per questo è ancora più importante collaborare, scambiarsi informazioni e poter contare su una filiera sicura, rapida ed efficace.
La tracciabilità e la rintracciabilità anche a supporto dell’anticontraffazione sono state ampiamente raccontate nel primo intervento della giornata: Ubaldo Montanari, presidente & CEO Tenenga, ha puntato l’attenzione su una riflessione per niente scontata: il fashion ha sposato da tempo l’RFID per migliorare la tracciabilità dei prodotti lungo le varie fasi della supply chain, ma le sue potenzialità vanno ben oltre. Permettendo l’identificazione univoca del singolo item, grazie all’area di memoria non modificabile presente in ciascun tag, la RFID è infatti un potente alleato contro la contraffazione del marchio e il mercato grigio/parallelo che i produttori cercano di contrastare da tempo aumentano i controlli all’interno della filiera. A questo link, l’articolo integrale, pubblicato sulla rivista
Moda: il contributo dell’RFID nella filiera di King Kong
in dicono di noi da Laura Zanottida DataValue, 24 Ottobre 2017
Le case d’alta moda hanno scoperto ormai da tempo i vantaggi in termini di tracciabilità e logistica derivanti dall’utilizzo della RFID all’interno dei loro processi. Parliamo di riduzione degli errori in sede di inventario, di maggiore rapidità nella fase di picking e sicuramente di un’identificazione certa del singolo item sia dentro che fuori dal magazzino, quando è ormai in viaggio presso il cliente – se si tratta di eCommerce – o presso il punto vendita. «Quello che però ancora sfugge è l’incredibile contributo della RFID alla lotta del mercato illecito della contraffazione, che ogni anno comporta perdite di fatturato per milioni di euro, ma soprattutto non tiene conto di qualità e sicurezza delle materie prime impiegate, a discapito della sicurezza del cliente finale» afferma Ubaldo Montanari, president & CEO Tenenga.
King Kong, brand di abbigliamento italiano lanciato all’inizio degli anni Novanta, è solo uno dei tanti fashion retailer che ha scelto come partner tecnologico Tenenga per rendere più sicura la propria supply chain attraverso la tecnologia RFID. I dettagli di questa partnership vincente saranno oggetto dell’intervento di Ubaldo Montanari al prossimo Trace ID Fashion del 14 novembre presso l’Auditorium GiGroup di Milano.
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Logistica smart per Goglio che usa l’RFID in produzione
in dicono di noi da Laura Zanottida INTERNET4THINGS, 2 Ottobre 2017
Logistica smart a supporto della tracciatura del granulo in resina desaccato nel reparto di filmatura, dove si producono film plastici. È questa la soluzione adottata nel suo percorso di digital transformation da Gruppo Goglio. In fabbrica, dunque, i contenitori parlano con gli operatori, per non sbagliare mai ma anche per guadagnare in velocità. Una tracciabilità di nuovo livello supporta una gestione all’insegna dell’Industria 4.0 grazie a innovativi tag RFID combinati a display e-paper.
“Traghettare un Gruppo Industriale nell’era 4.0 è una bella sfida, che si rinnova ogni giorno – spiega Claudio Morganti, Responsabile Automazione della Divisione Packaging del Gruppo Goglio -. Ma Goglio ha le idee chiare: la proprietà ci crede e spinge molto verso l’integrazione completa. Sappiamo che oggi non è più sufficiente offrire un prodotto di qualità: la sfida si gioca sui servizi che si è in grado di offrire e che lo rendono veramente unico”.
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ItaliaFruit dedica un articolo al Sixtrue, promuovendo l’etichetta a prova di contraffazione
in dicono di noi da Laura ZanottiDa ItaliaFruit – 7 Luglio 2017
Italiafruit News, servizio di informazione dedicato ai professionisti del settore ortofrutticolo che offre articoli di cronaca, approfondimenti, dati ed esclusive volte a fornire gli strumenti per interpretare al meglio i cambiamenti del settore, ha dedicato un articolo al Sixtrue.
“Non è un QRcode (che serve a rimandare al sito web del produttore) ma ciò che sta attorno. Sixtrue è un’etichetta che funziona come un’impronta digitale: ognuna differente da tutte le altre. Si tratta di un brevetto italiano sviluppato sui principi della biometria che – tramite applicazione gratuita scaricata sul proprio smartphone – permette di verificare in tempo reale l’originalità del prodotto etichettato con Sixtrue. Ogni etichetta, infatti, può essere stampata solo dallo stampatore che la fotografa e la conserva in una archivio insieme a tutti i dati sull’azienda produttrice e per il tempo richiesto dalla stessa. I dati sono poi accessibili tramite smartphone in qualsiasi parte del mondo. E leggibili al 100%…”
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PLM e Industry 4.0: quali etichette rendono i prodotti intelligenti e comunicanti?
in dicono di noi da Laura ZanottiDa Digital4, Trade -Tecnologie Anticontraffazione, 9 Dicembre 2016
I prodotti di qualità offrono informazioni di qualità. Il barcode non basta: i consumatori sono sempre più informati e, prima dei prodotti, cercano informazioni. Tra Rfid, ologrammi, bollini ottici, inchiostri invisibili, filigrana e smart tag più evoluti i brand possono scegliere tra diverse opzioni. Internet of Things e PLM e Industry 4.0 hanno un denominatore comune e cioé un insieme di tecnologie digitali che aiutano i prodotti a essere intelligenti e comunicanti. Il valore dell’innovazione è che i vantaggi sono per tutta la filiera, aiutando i brand a essere più efficienti e i consumatori più soddisfatti.
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Il Fast Fashion è sempre più smart per Kaos, Angela Davis e King Kong
in dicono di noi da Laura ZanottiDa Digital4, 6 Giugno 2016
Fast Fashion anzi smart fashion per le collezioni di Kaos, marchio di abbigliamento del Made In Italy che come modello di business rappresenta l’antitesi del suo nome. Ordine e organizzazione, infatti, caratterizzano una logistica impeccabile per un Gruppo che ha scelto di ottimizzare rendendo i suoi prodotti connessi e comunicanti grazie all’uso di etichette intelligenti, ovvero dotate di tag RFID. A seguito di un’analisi tecnologica, l’azienda conferma l’uso della tecnologia RFID. In qualità di partner tecnologico del progetto, Tenenga sviluppa una soluzione centralizzata per la gestione delle informazioni relative ai capi realizzati e movimentati, basata sull’uso di un sistema di etichettatura intelligente per una gestione più smart.
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Fast fashion con l’RFID per Kaos, Angela Davis e King Kong
in dicono di noi da Laura ZanottiDa DataManager, Maggio 2016
Si parla di tracciabilità e rintracciabilità nel fashion, anzi nel fast fashion nello speciale di Data Manager del mese di Maggio. Tra i casi di eccellenza citati, il Gruppo del Made in Italy Kaos, che comprende i brand Angela Davis e King Kong. Per ottimizzare la supply chain e velocizzare la movimentazione delle merci, l’azienda ha deciso di utilizzare i tag RFID integrati in etichette intelligenti. In questo modo oltre 2 milioni di capi all’anno sono tracciati dalla direzione, sin dalla fase di lavorazione dei fornitori.
Ca’ Lumaco porta la Internet of Things negli allevamenti
in dicono di noi da Laura ZanottiDa Internet4Things – Smart Agrifood, Novembre 2015
In Emilia-Romagna Ca’ Lumaco ha risolto con l’Rfid l’intera gestione della filiera dalle fasi di allevamento fino alla lavorazione e distribuzione finale. I motivi? Da un lato ottenere la completa rintracciabilità delle carni, dall’altro garantire alla clientela la massima sicurezza e trasparenza informativa. Perno tecnologico dello sviluppo è un sistema avanzato di product lifecycle management (PLM) che utilizza tag Rfid, videocamere di sorveglianza e qr code per garantire la qualità dell’informazione e la trasparenza della comunicazione lungo tutta la supply chain.
“Abbiamo risolto con l’Rfid l’intera gestione della filiera dei capi – racconta Emanuele Ferri, titolare Azienda Ca’ Lumaco – dalle fasi di allevamento, riproduzione e parto, macellazione, sezionamento, lavorazione fino alla distribuzione finale. I motivi? Da un lato ottenere la completa rintracciabilità delle carni, dall’altro garantire alla clientela la massima sicurezza e trasparenza informativa”.
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Un tag per i rifiuti
in dicono di noi da Laura Zanottida Italia Imballaggio, 15 ottobre 2015
Gestire i rifiuti in modo più intelligente? Oggi è possibile, aggiungendo un pizzico di tecnologia. Molte amministrazioni, infatti, utilizzano i tag RFID per tracciare e rintracciare sacchetti, mastelli di raccolta, contenitori o cassonetti di qualsiasi tipo, aggiungendo l’efficienza dell’automazione al sistema di servizio. Quello che molti non sanno è che questo non è sufficiente. Per leggere e registrare in modo corretto e non modificabile i dati necessari a gestire in maniera informatizzata tutte le procedure associate alla gestione dei rifiuti, differenziati o indifferenziati, in associazione ai tag è stato progettato un algoritmo specifico: si chiama Fides Code e certifica l’originalità e l’univocità dei tag. In questo articolo, la redazione di Italia Imballaggio dedica un capitolo importante a una tecnologia di supporto alle smart city.
Tutta la nobiltà dell’umile pallet
in dicono di noi da chiara baraldida Il Giornale della Logistica, febbraio 2013
Che cosa fa di un pallet un elemento affidabile in tutto il suo ciclo di usi e riusi? Lo ha definito il gruppo di lavoro UNI “pallet, casse e accessori” definendo la normativa UNI 11419. Ubaldo Montanari di Tenenga Alliance Group ha partecipato al gruppo di lavoro insieme ad altri professionisti del settore. Se ne parla in questo articolo a cura della redazione de Il Giornale della Logistica.