Industria 4.0: una guida alla IoT del Ministero dello Sviluppo
Che cosa significa Industria 4.0? Dalla meccanizzazione all’automazione, dalla digitalizzazione alla Internet of Things, Industria 4.0 significa per le aziende utilizzare un insieme di tecnologie consolidate e avanzate per portare più intelligenza sia nei macchinari, nei dispositivi e nei mezzi, sia nei prodotti grezzi e finiti.
Il termine Industria 4.0, infatti, storicamente segue la storia dello sviluppo industriale che oggi parla di una trasformazione digitale che sta portando dentro e fuori alle fabbriche nuovi modelli di produzione e di sviluppo associati all’uso di un insieme di cluster tecnologici che triangolano l’uso di una sensoristica avanzata e di nuovi sistemi di connessione wireless evoluti con software di gestione e di analisi sempre più intelligenti a supporto di processi sempre più efficienti, all’insegna della qualità e della sicurezza.
Le linee guida dell’Industria 4.0
Al centro della trasformazione, infatti, c’è quella intelligenza delle cose chiamata Internet of Things che, rendendo macchine e oggetti intelligenti e comunicanti, grazie all’utilizzo sempre più pervasivo di una serie di tecnologie cablate e wireless, sta portando maggiore efficienza nelle filiere ma anche tanti vantaggi al business. Per le aziende le opportunità sono tante ma è necessario cambiare le vision e abbracciare nuovi approcci strategici affinchè il circolo virtuoso dell’informazione sia sempre più integrato e condiviso tra tutti gli operatori della supply chain.
Per aiutare a capire meglio le prospettive tecnologiche e gli ambiti applicativi, il tema dell’Industria 4.0, annunciato dal Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso settembre, è stato articolato in 9 tecnologie abilitanti:
- Advanced Manufacturing Solutions: garantire la continuità operativa dei robot collaborativi, interconessi, autoapprendenti e/o rapidamente programmabili
- Additive Manufacturing: le stampanti 3D connesse a software per lo sviluppo digitale
- Augmented reality: realtà aumentata a supporto dei processi produttivi
- Simulation: utilizzare le simulazioni aiuta le aziende ad essere più proattive e produttive a minor costo e con un livello di efficienza superiore
- Horizontal/Vertical Integration: L’integrazione delle informazioni lungo la catena del valore dal fornitore al consumatore significa tante cose in termini di gestione e di servizio. Le tecnologie coinvolte sono tantissime. Tecnologie AUTO-ID (Identificazione Univoca) che mettono a sistema la tracciabilità e la rintracciabilità delle informazioni, dalle materie prime ai prodotti, dagli asset a ogni singola componente e utili anche per la geolocalizzazione, supportano la logistica ma anche l‘anticontraffazione e i furti sono al centro di un modello di Internet of Things che chiama in causa il product LifeCycle Management 4.0 ma anche un CRM 4.0 che riesce a orchestrare le informazioni provenienti da qualsiasi touch point, dai call center ai social media, dalle app alle mail.
- Industrial Internet: la comunicazione multidirezionale tra processi produttivi e prodotti, innestata su un’omnicanalità sempre più pervasiva e una ibridizzazione dei processi on line e off line
- Cloud: gestione di elevate quantità di dati su sistemi aperti
- Cybersecurity: sicurezza durante le operazioni in rete e su sistemi aperti
- Big Data e Analytics: analisi di un’ampia base dati per ottimizzare prodotti e processi produttivi
Gli incentivi del Governo per l’Industria 4.0
Il Governo per promuovere lo sviluppo del sistema Paese, ha stanziato una serie di agevolazioni e di fondi da qui ai prossimi due anni.
Il piano Calenda a supporto dell’Industria 4.0 prevede incentivi fiscali pari a 13 miliardi di euro già a partire dal 2017, che non ricadranno tutti sulla legge di bilancio 2017. L’obiettivo del Governo è stimolare lo sviluppo partendo da quei fattori abilitanti e strategici come la banda larga e la volontà di risolvere il digital divide. Tra i benefit per le aziende, è previsto un superamento del superammortamento al 140% con un iperammortamento al 250% per i beni legati all’industria 4.0 che avrà tempi più lunghi e prevede una diversa modulazione del credito di imposta per ricerca e innovazione (di tipo incrementale) che portterà l’aliquota della spesa interna fino al 50%, con un credito massimo da 5 fino a 20 milioni di euro.
«Sono misure che ogni azienda può attivare in automatico – ha sottolineato il Ministro Carlo Calenda, Ministro dello Svilupo Economico – senza ricorrere a bandi o sportelli e senza vincoli dimensionali, settoriali o territoriali».
Per aiutare le aziende a cogliere questa opportunità, proprio in questi giorni è stato diffuso un documento del MISE sui 9 incentivi, dall’Iperammortamento al Salario di Produttività, in cui viene spiegato per ciascuno a cosa serve, i vantaggi, a chi si rivolge, come si accede. L’indice, in dettaglio, è così ripartito:
- – Iperammortamento e Superammortamento (“Investire per crescere”)
- – Nuova Sabatini (“Credito all’innovazione”)
- – Credito d’Imposta R&S (“Premiare chi investe nel futuro”)
- – Patent Box (“Dare valore ai beni immateriali”)
- – Startup Innovative e PMI innovative (“Accelerare l’innovazione”)
- – Fondo di Garanzia (“Ampliare le possibilità di credito”)
- – ACE (Aiuto alla Crescita Economica, “Potenziare il Capitale in impresa”)
- – IRES, IRI e Contabilità per cassa (“Liberare risorse”)
- – Salario di Produttività (“incrementare il salario per recuperare produttività”)
Ogni misura è trattata in una scheda per punti: a cosa serve, quali vantaggi, con quali altri incentivi è cumulabile, a chi si rivolge, come si accede. Per scaricare la guida completa cliccare qui