Scatole intelligenti: Schiassi porta la cartotecnica nella IoT
Scatole intelligenti, imballi comunicanti grazie ai tag RFID ma anche nuovi criteri di progettazione e di smistamento. È così che la cartotecnica di Schiassi diventa 4.0, entrando a pieno titolo nella Internet of Things.
Scatole intelligenti, perché così la tracciabilità è garantita
In occasione dell’Open house che si è tenuto il 13 Ottobre nella sede di Castenaso, la società bolognese ha dedicato al giornata a mostrare ai clienti il meglio della sua innovazione. Sono attrezzature evolute e sistemi di codifica all’avanguardia a rendere le scatole intelligenti e gli imballi più smart. A spiegare i vantaggi dell’Identificazione Univoca nella logistica dello scatolificio è, ancora una volta, Tenenga, partner specializzato su tutta la filiera della smartificazione, in quanto da sempre provider della Internet of Things e quindi di tutta la gamma di soluzioni per l’Auto-ID.
“Identificare con certezza e precisione persone o cose – ha spiegato nella sua presentazione Ubaldo Montanari, Ceo di Tenenga -, consente la gestione ed il controllo del flusso dati all’interno di una azienda o di un processo distributivo. È così che si può disporre di informazioni in modo rapido ed esente da errori, risparmiando tempo e denaro. Oggi tutti parlano di tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti come cardine della trasparenza informatica e dell’efficienza operativa. Come farla realmente? L’approccio migliore è utilizzare un imballo intelligente, che sia identificabile in modo certo e affidabile da sistemi automatici. Le scatole intelligenti non aiutano solo gli aspetti logistici. Servono anche nella lotta alla contraffazione: un imballo che possiede una identità certa, infatti tutela anche il prodotto che contiene!”.
Esistono diverse tecnologie che consentono di aggiungere agli imballi non solo un codice di riconoscimento ma anche un’identità univoca che ha il valore di una carta di identità codificata. Oltre al già noto e utilizzato codice a barre, infatti, oggi si stanno affermando soluzioni più avanzate e complete, basate sulla tecnologia RFID (Radio Frequency Identification).
La differenza sostanziale è che il barcode deve essere visibile alla lettura mentre il tag RFID consente una lettura rapida a distanza, senza necessariamente che il tag sia visibile. Nella dimostrazione fatta in Schiassi, Tenenga ha allestito un gate RFID mostrando ai clienti il funzionamento delle scatole intelligenti e i vantaggi evidenti.
“L’utilizzatore riceve degli imballi già identificati – ha precisato Montanari – senza dover effettuare particolari operazioni all’interno del processo produttivo se non associare l’imballo al prodotto che contiene. Inoltre si possono scrivere alcune informazioni aggiuntive come part number, lotto, data di produzione che a sua volta il cliente finale potrà acquisire automaticamente”.
Lato anticontraffazione Tenenga ha spiegato anche la tecnologia SixTrue, la codifica di ultima generazione capace di garantire anche al consumatore finale la qualità dei propri acquisti.
“La tecnologia SixTrue è i rislutato di una combinazione tra due sistemi di codifica. Il primo è un barcode 2D di tipo QR Code (Quick Response Code). Il secondo è costituito da un segno formato da una serie di punti/macchie colorate che sono la firma univoca del codice, proprio come un’impronta digitale. In fase di stampa ogni segno viene associato a un valore unico seriale che viene codificato all’interno del barcode. In questo modo anche il consumatore può leggere comodamente e immediatamente il codice, grazie a un’app scaricata sul suo telefonino, potendo verificare la validità dell’acquisto”.