Zootecnica 4.0: con il modello IV informatizzato il foglio rosa digitale favorisce la tracciabilità
Zootecnica 4.0 anche in Italia: grazie alla digitalizzazione dei processi e, in particolare, all’introduzione del nuovo Modello IV informatizzato. Il progetto pilota, che aiuterà a distinguere la filiera del Made in Italy della produzione animale, ha come obiettivo la Cartella Clinica Digitale Europea. Il documento elettronico, infatti, favorirà il processo di tracciabilità e rintracciabilità delle informazioni, garantendo una trasparenza maggiore e condivisa delle informazioni. L’obiettivo è duplice: portare maggiore efficienza nelle filiere, tutelando la sicurezza degli animali e la salute dei consumatori.
Zootecnica 4.0: tecnologia al servizio dell’informazione
Il cosiddetto foglio rosa, che in Italia accompagna gli animali nei loro spostamenti da un allevamento all’altro o verso il macello, in un’ottica di Zootecnica 4.0 costituisce un grosso cambio di marcia gestionale per gli operatori. Nella sua versione originale, infatti, il documento cartaceo riportava diversi dati coinvolgendo più attori. L’allevatore riportava gli estremi anagrafici dell’allevamento e degli animali, compresi i trattamenti immunizzanti o farmacologici somministrati all’animale negli ultimi tre mesi. Il trasportatore riportava i dati relativi al mezzo di trasporto e all’autista che prendeva in carico gli animali. Il Servizio veterinario della ASL, in caso di presenza sul territorio di origine di malattie infettive, si occupava di compilare l’attestazione dello stato sanitario degli animali.
A partire da settembre 2017, secondo la road map delle istituzioni governative, il foglio rosa cartaceo sarà convertito in una versione digitale. Questo significa che nella fase di invio degli animali al macello, il documento elettronico all’insegna di una Zootecnica 4.0 dovrà riportare tutte le informazioni relative alla catena alimentare (ICA).
A spiegarlo Fabrizio De Stefani, Direttore del Servizio veterinario d’igiene degli alimenti alla Azienda ULSS n. 7 Veneto – Pedemontana in occasione di un evento intitolato “Zootecnia informatizzata per allevare in salute, dal Modello 4 alla ricetta elettronica. Una cartella clinica europea?” che ha coinvolto Stati generali di allevamento e sanità animale il 26 maggio 2017 a Padova.
Sicurezza alimentare e trasparenza in filiera
Come hanno spiegato gli esperti, le informazioni sulla catena alimentare sono utili a entrambi i fini della sicurezza alimentare e del benessere animale, includendo:
- lo stato sanitario dell’azienda di provenienza o lo stato sanitario del territorio regionale per quanto riguarda gli animali
- le condizioni di salute degli animali
- i medicinali veterinari somministrati e gli altri trattamenti cui sono stati sottoposti gli animali nell’arco di un determinato periodo (con un tempo di sospensione superiore a zero giorni), così come le date di somministrazioni, trattamenti e relativi tempi di sospensione
- la presenza di malattie che potrebbero eventualmente incidere sulla sicurezza delle carni
- i risultati, ove pertinenti ai fini della tutela della salute pubblica, di tutte le analisi effettuate su campioni prelevati dagli animali o su altri esempi raccolti per diagnosticare malattie che potrebbero incidere sulla sicurezza delle carni (compresi i campioni prelevati nel quadro di monitoraggio e controllo su zoonosi e residui)
- le informazioni relative alle ispezioni, ante e post mortem, sugli animali della stessa azienda di provenienza, incluse le relazioni del veterinario ufficiale
- i dati relativi alle produzioni zootecniche, qualora da essi si possa evincere la presenza di una malattia
- il nome e l’indirizzo del veterinario privato che assiste di norma l’azienda di provenienza
«L’imminente introduzione del nuovo Modello IV informatizzato è un’occasione importante per agevolare l’efficienza dei processi e la trasparenza nelle filiere – ha spiegato De Stefani -. Il documento, che in Italia accompagna gli animali nei loro spostamenti da un allevamento all’altro o verso il macello, convertito in documento digitale aiuterà a far convergere in un unico database ogni informazione pertinente la salute e il benessere di ciascun animale allevato nel nostro Paese. E in prospettiva, anche i dati di animali in arrivo da altri Stati membri UE. Il database permetterà di estrarre in tempo reale e nella maniera più semplice tutte le notizie richieste dalle normative europee e internazionali, ai fini delle esportazioni».
Agrifood italiano sempre più smart
Certamente per gli allevatori sarà un cambio gestionale importante, nell’ottica di un’evoluzione dell’Agrifood più smart, supportato da una trasformazione digitale che conferma diversi vantaggi per tutti in termini di migliore operatività e condivisione delle informazioni evitando ridondanze, incongruenze ed errori.
La prospettiva è un’omogeneizzazione delle procedure e dei flussi. I veterinari pubblici, ad esempio, si troveranno a fare conti con sistemi gestionali differenti, da una Regione all’altra ma il cambio delle direttive rappresenta una grossa opportunità per attuare in Italia il primo sistema informativo integrato sulla salute degli animali d’allevamento, sotto il controllo dalle autorità sanitarie.
Il database integrato della zootecnica 4.0, oltre a seguire le direttive del Piano Nazionale Industria 4.0 fortemente sponsorizzato dal governo, potrà garantire il livello massimo di trasparenza nell’intero corso della filiera origine Italia. Un sigillo di qualità nazionale, il Sigillo Carne Italiana, dalla stalla alla tavola (Farm to Fork), garantito dai servizi veterinari pubblici più capillari del pianeta. Con ulteriori prospettive di certificazione delle carni, sulla base dei disciplinari di produzione approvati dal Ministero delle politiche agricole o dalle Regioni. Come spiegano gli osservatori, il sistema va incontro alle direttive europee (Cfr. reg. UE 429/2016 e reg. UE 625/2017) con l’IMSOC (Information Management System for Official Controls), sistema che dal 15 Marzo 2017 prevede la convergenza di tutti i sistemi informativi attualmente impiegati in UE per certificare la salute di animali e piante.