Codice a barre mono e bidimensionali: funzionamento e applicazioni

Che cos’è un codice a barre (in inglese: barcode)? Un codice a barre è un modo diverso di codificare lettere e numeri in una sequenza di barre e spazi verticali che possono così essere letti da sistemi automatici e trasferiti (trasmessi) a sistemi di elaborazione in modo veloce ed accurato.

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Ogni tipo di informazione può essere codificata e stampata in forma di codice a barre: numeri d’ordine, numeri di lotto, codici prodotto, nomi, cognomi ed indirizzi e quant’altro. E la scansione, cioè la lettura, di un codice a barre fa partire lo stesso tipo di azione che farebbe l’introduzione delle stesse informazioni attraverso la tastiera di un terminale di computer.

Come funziona un codice a barre

I codici a barre (o barcode) sono tutt’oggi il metodo più utilizzato al mondo per l’identificazione di prodotti, merci e persone (attraverso etichette, braccialetti e card). La risoluzione grafica è necessarie per la lettura ottica. Nel codice EAN, ad esempio, i numeri del codice a barre includono il prefisso aziendale che identifica l’azienda a livello internazionale, il codice del prodotto e una cifra di controllo, calcolata in base alle altre presenti nel codice tramite un algoritmo. Quando un barcode viene letto, l’informazione viene inserita in un computer, ovvero viene registrata in un sistema di archiviazione e di gestione e, solitamente, è soggetto a riferimenti incrociati al database locale o centrale, dove un grande quantitativo di informazioni possono essere automaticamente riportate in seguito alla scansione del singolo codice. Il database può contenere informazioni di prezzo in applicazioni retail, o informazioni su localizzazione e stock in ambito manifatturiero o ancora su localizzazione in applicazioni legate alla tracciabilità degli asset.

Quali sono i limiti della tecnologia

La quantità di informazioni codificabile in un codice a barre è solitamente limitata a poche decine di caratteri nei codici lineari e fino a 2.000-2.500 caratteri nei codici a matrice. Va detto anche che la tecnologia barcode ha lo svantaggio di essere a “sola lettura” (Read Only) e, dal momento che è effettuata con sistemi ottici, tra l’unità di lettura ed il supporto del codice non devono esistere ostacoli.

In questo documento esclusivo, realizzato da Tenenga e AIM*, potrete approfondire tutti i principi tecnologici e operativi associati all’uso del codice a barre, imparando meglio gli ambiti applicativi, utilità e vantaggi. Leggendolo, potrete capire:

  • Che cos’è un sistema di identificazione automatico e a cosa serve
  • Come funziona un codice a barre
  • Quante e quali tipologie di codici mono e bidimensionali esistono
  • Quali sono le tecnologie di stampa disponibili
  • Quali sono le caratteristiche di risoluzione e di larghezza necessarie alla lettura di un codice a barre
  • Gli standard di riferimento tra cui ISO ed EPC Global
  • Come si fa una raccolta dati sul campo con i barcode: tecnologie laser e CCD
  • Tipologie di lettori (reader) e caratteristiche di ognuno

* AIM Italia è l’estensione italiana di AIM Global, l’associazione internazionale che persegue gli stessi obiettivi a livello mondiale e che aggiunge a questi il contatto proattivo con tutti gli organismi internazionali che si preoccupano della standardizzazione degli aspetti operativi dell’identificazione automatica portando a questi organi decisionali il parere rappresentato dall’esperienza di migliaia di associati.

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