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Etichette RFID green: come accedere al credito di imposta del Governo e promuovere la sostenibilità

Etichette RFID green come cambio di passo significativo nell’ambito di una produzione e di una distribuzione a impatto zero. Le vogliono i clienti e le vuole il Governo, che nei suoi progetti di finanziamento relativi al piano chiamato Transizione 4.0 ha inserito anche quelli di accesso al credito di imposta per tutti i progetti legati alla sostenibilità ambientale.

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Innovazione, economia circolare e design favoriti dal Governo

Con la Legge di Bilancio 2020, infatti, il Governo punta a incentivare e supportare le imprese dando il via a un credito di imposta per gli investimenti in:

  • beni strumentali
  • ricerca e sviluppo
  • innovazione e design
  • formazione 4.0

Più in dettaglio, attraverso il Piano Transizione 4.0 dal 2020 al 2022 il Governo si impegna a finanziare l’innovazione, gli investimenti green e le attività di design e ideazione estetica.

  • Per le attività di innovazione tecnologica finalizzate alla realizzazione di prodotti o processi di produzione nuovi o sostanzialmente migliorati il credito d’imposta è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.
  • La misura è riconosciuta in misura pari al 10% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro in caso di attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di un obiettivo di transizione ecologica o di innovazione digitale 4.0.
  • Per il design e ideazione estetica l’incentivo è riconosciuto in misura pari al 6% delle spese agevolabili nel limite massimo di 1,5 milioni di euro.

Piano Transizione 4.0

Etichette RFID green per il mondo del Fashion

In un momento di grande destabilizzazione economica per le case di Moda, dunque, accedere a un credito di imposta diventa un’occasione d’oro per ripensare l’innovazione più virtuosa, risparmiando sul capitale. L’effetto coronavirus, in particolare, sta minando i margini operativi: secondo la Camera nazionale della moda italiana (CNMI), il settore perderà l’1,8% dei ricavi nella prima metà del 2020 per l’epidemia. Va considerato, infatti, che oltre 3 consumatori globali di prodotti del lusso italiano (oltre il 30%) è cinese e molti marchi hanno chiuso i negozi in Cina.  «A dicembre le prospettive per il 2020 erano di ritorno al nostro tasso di crescita storico annuo dei ricavi di circa il 3% – ha spiegato Carlo Capasa, presidente CNMI) – ma saremo fortunati se quest’anno il settore aumentasse dell’1%».

Sostituire le etichette RFID tradizionali con etichette RFID realizzate in carta e senza utilizzo di sostanze chimiche nocive offre al mondo del fashion un’alternativa innovativa, naturale, green e hi-tech. Si tratta infatti di sostituire le etichette tradizionali in PET, in cui vengono utilizzati poliuretani, nickel e altre sostanze potenzialmente cancerogene, con un prodotto al 100% ecocompatibile, rinnovabile, riciclabile, privo di plastica o altre sostanze tossiche. A tutto vantaggio della salute dei consumatori e del pianeta.

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Per favorire l’economia circolare (green economy) il governo ha stanziato 140 milioni di euro: quale migliore occasione per le case di moda di rinnovare le logiche operative e portarsi a casa l’innovazione che serve davvero?

credito di imposta innovazione

Tenenga presenterà le etichette RFID green a: