Tracciabilità ed eco pallet intelligenti: coreografia dall’anima green al Salone del Gusto 2014
Oltre 8mila ecopallet, intelligenti e green, per una gestione più efficiente e a Km zero. Tenenga, Palm ed Inside Italy hanno portato l’innovazione tecnologica al Salone Del Gusto 2014. Così i processi di tracciabilità e rintracciabilità nella supply chain hanno aggiunto al sapore della tavola il valore della conoscenza.
Anche quest’anno il Salone Internazionale del Gusto si è confermata una delle manifestazioni più importanti per produttori e artigiani dell’agroalimentare di qualità, provenienti da tutto il mondo.
Coniugando funzionalità e design, l’architettura logistica della manifestazione ha utilizzato oltre 8mila ecopallet, utilizzati per allestire gli stand. In un contesto alimentare consacrato alla qualità del cibo e alla salute, l’affascinante gioco coreografico, in realtà, ha portato con sé un’innovazione tecnologica che conferma un valore aggiunto fondamentale.
Gli eco pallet, infatti, rappresentano un tassello fondamentale della supply chain alimentare e, grazie a una nuova intelligenza di sistema associata alle tecnologie di tracciabilità e rintracciabilità, diventa uno strumento imprescindibile per una movimentazione consapevole che facilita localizzazione, inventario ma, soprattutto, la gestione delle informazioni associate a ogni prodotto trasportato.
L’identificazione automatica nella supply chain porta l’intelligenza a tavola
A coadiuvare l’iniziativa tre partner d’eccezione: Palm, Tenenga e Inside Italy. La prima specialista nel design e nella produzione di pallet in legno da filiera certificata, assolutamente resistenti ma anche altamente ecosostenibili. La seconda in qualità di system integrator e tra i massimi esperti delle tecnologie di identificazione automatica, tracciabilità e rintracciabilità. La terza come azienda di servizi verticalizzata sull’interazione e la comunicazione da dispositivi mobile.
Grazie a un’etichetta adesiva che integra tag Rfid e un Qr Code associato a un sito sviluppato da Inside Italy, ogni pallet diventa un’oggetto intelligente e comunicante, capace di raccontare chi è e dov’è a operatori e visitatori che, con il loro smartphone o il loro tablet, scaricando un’app gratuita, potranno leggere il codice bidimensionale e accedere al sito per scoprire i vantaggi di una tecnologia che è parte integrante del progetto culturale legato ai temi dell’Expo 2015: Nutrire il pianeta. Energia per la vita.
“l’eco pallet è un concept in cui abbiamo fatto convergere valori fondamentali di salubrità, legalità, ecosostenibilità e tracciabilità fondamentali nella cultura alimentare – ha precisato Primo Barzoni, Ceo di Palm -. Non si tratta di un progetto autoreferenziale, ma rientra in una filosofia di innovazione legata al tema delle smart city e di una migliore qualità della vita. Abbiamo realizzato un disciplinare sistemico in cui gli operatori della filiera condividono i criteri di una collaborazione sostenibile ed etica per un green pallet progettato in sinergia con l’UNISG (Università di Scienze Gastronomiche) di Pollenzo, fondata da SlowFood. Come imballaggio primario e secondario anche il pallet rientra tra le voci di costo caricate sul prodotto finale acquistato dai consumatori. La consapevolezza di una scelta etica ed ecosostenibile unita a un discorso di massima trasparenza informativa porta verità e maggiore consapevolezza sulle nostre tavole”.
Perno tecnologico dello sviluppo l’identificazione univoca che, sfruttando la radiofrequenza, consente di avviare un percorso di tracciabilità e rintracciabilità degli oggetti capace di memorizzare e condividere tutta una serie di informazioni preziose, sull’origine, la provenienza, la lavorazione ma anche sulla composizione e tutte le informazioni associate alle nuove regole imposte della normativa sull’etichettatura alimentare.
“In un mondo fortemente globalizzato – ha spiegato Ubaldo Montanari, Ceo di Tenenga -, dove un numero limitato di grandi multinazionali controllano di fatto i prodotti alimentari presenti sul mercato: dalle sementi per gli agricoltori fino ai prodotti disponibili sugli scaffali dei negozi e supermercati, e dove per ragioni etiche, religiose o intolleranze alimentari, è sempre più importante per il consumatore conoscere con certezza la composizione e provenienza di ciò che acquista e consuma. Grazie all’innovazione nei processi produttivi e all’utilizzo di moderne tecnologie di identificazione automatica, fornire queste informazioni in modo preciso e puntuale non è più un miraggio o un’utopia! Si può infatti ottenere una gestione completa della supply chain in tute le sue fasi potendo in questo modo garantire la tracciabilità e rintracciabilità degli alimenti”.