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L’importanza delle tecnologie di tracciabilità a supporto della normativa sull’etichettatura alimentare

Operatori, professionisti, studenti e curiosi hanno risposto all’appello del 17 ottobre al convegno milanese consacrato al cibo sicuro e intitolato “Essenziali, leggibili e comprensibili: le nuove etichette 2014 per i prodotti alimentari“ dove, parlando delle nuove normative legate all’etichettatura alimentare, i riflettori erano puntati sul tema dell’innovazione tecnologica e della tracciabilità Rfid e barcode. Tra i relatori Ubaldo Montanari, tra i massimi esperti nelle tecnologie di tracciabilità e rintracciabilità e un testimonial d’eccezione: l’azienda agricola Ca’ Lumaco, che ha raccontato in dettaglio il valore della comunicazione a radiofrequenza nella filiera alimentare, e Coop NordEst che ha introdotto un sistema intelligente per consentire ai clienti di leggere i codici a barre sui punti vendita, potendo così accedere a tutta un’informazione a valore aggiunto.

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In qualità di partner tecnologici, Tenenga e Bizerba si sono divisi il palco per  raccontare i vantaggi legati all’uso della tecnologia, entrando nei dettagli dell’esperienza applicativa presso l’allevamento e la produzione di Ca’ Lumaco ma anche di Coop NordEst.

“Realizzare un sistema di tracciabilità e rintracciabilità è possibile solo identificando tutte le fasi produttive, di trasformazione, di distribuzione e il prodotto stesso – ha spiegato Ubaldo Montanari, Ceo di Tenenga -. Semplificando possiamo dire che non può esistere tracciabilità e rintracciabilità (e perciò sicurezza alimentare) senza identificazione dei processi e dei prodotti! L’etichettatura è utile non soltanto per garantire la qualità dei prodotti movimentati lungo la fileira, ma anche per presentare ai consumatori sul punto vendita tutta una serie di informazioni a valore aggiunto, complete e reali”.

Il focus della giornata, oltre che una dettagliata spiegazione della normativa è stato un nuovo concetto di etichetta intelligente: etichetta che è come un biglietto da visita dell’azienda verso il consumatore. Oltre a essere una scheda obbligatoria di indicazioni legali, infatti, un’etichetta fatta bene viene percepita come una maggiore qualità dei prodotti. La trasparenza e la ricchezza di descrizioni informano il consumatore in modo più completo. Per altro, le etichette poco chiare o con scarse informazioni rischiano di essere colte dai consumatori più attenti come carenze di qualità del prodotto.

Tracciabilità in un programma di incontri sull’alimentazione

etichette-alimentariSe Ca’ Lumaco traccia i propri maiali fin dalla nascita, garantendo ogni fase produttiva attraverso una tracciabilità garantita dall’identificazione univoca dei tag Rfid, Coop NordEst invece ha messo a punto un sistema di decodifica dei codici a barre che, tramite dei totem intelligenti, consente ai consumatori in negozio di avvicinare l’etichetta crittografata di una qualsiasi confezione per poter accedere a tutta una serie di informazioni dettagliate sulla storia, l’origine, la lavorazione, il confezionamento, la tipologia di ingredienti e tutta la serie di dato che la normativa sull’etichettatura alimentare impone.
In dettaglio, in Coop NordEst l’operatore acquisisce il codice a barre presente sull’etichetta ed il sistema automaticamente genera il registro di lavorazione a norma del disciplinare COOP IT 016 ET. Questa funzione oltre alla sicurezza del dato ha ridotto i tempi di registrazione a pochi minuti, consentendo quindi un risparmio. Gestire bene la tracciabilità, infatti, genera anche risparmio.

“Il sistema a fine giornata acquisisce i dati dai sistemi di pesatura – ha raccontato a un pubblico molto attento Montanari – e genera il registro di scarico, in base alla normativa 1760/2000 e al disciplinare Coop. In aggiunta il sistema inserisce nel registro anche i dati che sono stati stampati sulle etichette rilasciate ai clienti, in modo da avere un preciso registro che ha anche benefici commerciali. Automaticamente il sistema effettua un controllo tra i codici di lista in ingresso e quelli in uscita per l’individuazione di eventuali errori di digitazione in fase di pesatura”.

Tracciabilità ed etichettatura portano trasparenza e fidelizzazione
La questione, sottolineata in sala, è che fino ad oggi il concetto di tracciabilità era collegato alle carni, con le nuove normative la tracciabilità dovrà sempre più essere applicata a tutto il settore dei freschi. Oggi, invece, coinvolge la necessità da parte degli operatori di poter avere soluzioni capaci di contenere un maggior numero di informazioni. In questo senso, la tracciabilità RFID è una risposta all’avanguardia e altamente scalabile. I tag, infatti, consentono espansioni di memoria per aumentare i campi testo delle descrizioni come le liste ingredienti fisse per articolo e tutta un’altra serie di dati.

Come è stato ribadito durante il convegno, la tracciabilità della filiera, infatti, deve essere considerata dagli operatori non una imposizione di legge ma una enorme opportunità per differenziarsi e valorizzare la propria qualità e professionalità verso la concorrenza. Ovviamente comporta dei costi che vengono ripagati dall’introduzione di metodologie che consentono una verifica puntuale dei costi e delle rese della produzione ma porta anche vantaggi immediati, fidelizzando il consumatore con la trasparenza e migliorando l’immagine del marchio/retailer sul mercato.

Per accedere alla presentazione di Tenenga e Bizerba cliccare qui: ESSENZIALI LEGGIBILI E COMPRENSIBILI – LE NUOVE ETICHETTE 2014 PERI PRODOTTI ALIMENTARI_Ver_1_5 Low-Res