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Geolocalizzazione nell’era della IoT: che cos’è, a cosa serve e come funziona

Geolocalizzazione significa poter trovare persone, animali, mezzi e cose in tempo reale e con un’ottima precisione. Sinonimo di RTLS (Real Time Location Systems – Sistemi di Localizzazione in Tempo Reale), la geolocalizzazione è una declinazione della Internet of Things: attraverso l’uso di sensori che identificano in modo univoco ogni singolo oggetto o soggetto, infatti, è possibile sfruttare le più moderne tecniche di puntamento e interazione per visualizzare da personal computer o dispositivo mobile un cruscotto che permette di tenere sotto controllo l’ubicazione e/o lo spostamento di merci, animali o persone. La geolocalizzazione, dunque, permette non solo di innescare una tracciabilità e una rintracciabilità che offre informazioni preziose e strategiche a supporto della gestione. L’opportunità tecnologica, infatti, è veramente disruptive, in quanto permette di creare nuovi servizi a valore aggiunto.

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Geolocalizzazione: che cos’è e a che cosa serve

La geolocalizzazione viene utilizzata in diversi ambiti applicativi. Nella produzione e nella distribuzione è usata per monitorare i beni materiali e i processi produttivi. Nella Sanità aiuta a monitorare i pazienti sia allettati che in fase di deambulazione, così come serve al personale per velocizzare l’identificazione e la localizzazione di macchinari, attrezzature medicali, senza sbagliare o perdere alcunché. Nella gestione dei cespiti, la geolocalizzazione aiuta a gestire al meglio le fasi di inventario e di classificazione, aggiungendo come dato a valore aggiunto il posizionamento preciso dell’item. Nell’ambito dell’Agrifood la geolocalizzazione aiuta a identificare gli animali al pascolo o in stalla, conferendo alla tracciabilità e alla rintracciabilità un valore informativo prezioso per la supply chain. Qualsiasi oggetto faccia parte di un sistema RTLS è dotato di un tag (o transponder) RFID. Un’implementazione alternativa prevede lo sfruttamento e l’applicazione di device sensibili al contesto (che autodeterminano la loro posizione) tramite Gps. In dettaglio sia il tag che il device georeferenziante racchiudono l’identità univoca dell’oggetto e informazioni aggiuntive, per esempio: l’ultima collocazione spazio-temporale, l’origine del prodotto, il suo stato di manutenzione e così via. La posizione real-time dell’item unita allo storico veicolato dal tag e/o dal device comunica tutti i dati disponibili a un sistema di business associato, che attraverso una topologia standard restituisce la posizione dell’oggetto attraverso una mappa o un’interfaccia intuitiva (in genere un cruscotto aziendale).

Geolocalizzazione: come funziona

Esistono diverse tecnologie di geolocalizzazione, basate su architetture tecnologiche che presentano differenze nei modo e nei risultati.

  • Active RFID location tracking solution: operante nel campo di frequenze ultra wide band (UWB), è una soluzione di geolocalizzazione basata  sulla misurazione diretta del tempo di propagazione del segnale radio da una emittente (TAG) a più riceventi (NODI) dove questo tempo è chiamato time of  fly. Il calcolo del tempo di arrivo del segnale ai vari nodi consente di triangolare la posizione del tag nello spazio.
  • GPS (Global Position System) location tracking solution: il Gps è in grado di restituire la posizione di un oggetto, poiché questo dialoga con un satellite e gli comunica le proprie coordinate spaziali.
  • Assisted – GPS (A- GPS) location tracking solution: la soluzione consente uno scambio di informazioni con i satelliti e con le stazioni/torri cellulari supportate da un location server. Di solito questo variante del Gps è più affidabile della precedente. Nel caso di Honeywell Global Tracking, ad esempio, viene utilizzata una nuova generazione di terminali satellitari per monitorare e controllare asset, fissi e mobili. Il valore aggiunto di questo tipo di soluzioni è una identificazione a livello mondiale che non utilizzando reti Gsm o similari, garantisce copertura in qualsiasi punto del globo terrestre esclusivamente tramite rete satellitare. In questo modo proteggere beni, mezzi e persone dovunque si trovino, in mare o sulla terraferma grazie all’architettura satellitare Inmarsat (International Maritime Satellite Organization), gestore britannico di servizi per telecomunicazioni mobili satellitari che presidia le comunicazioni satellitari per 84 nazioni mediante una rete di satelliti geostazionari capaci di gestire la quasi totalità del globo (escluse le zone polari).
  • Wi-Fi-based location tracking solution: grazie al Wi-Fi è possibile, tramite triangolazione di più access point, rilevare la posizione di un item
  • Beacon: grazie a dei tag attivi detti Beacon che sfruttano la tecnologia Blutooth LTE e degli hot spot che creano l’infrastruttura di controllo denominati BluFi Gateways, è possibile realizzare due macro tipologie di soluzioni: RTLS (Real Time Location System) e PLS (Proximity Location System)

Geolocalizzazione: esempi

I vantaggi della geolocalizzazione sono diversi. La tecnologia, infatti, consente di supportare le organizzazioni su più livelli operativi. Ecco una lista con sei esempi significativi:

  1. Gestione degli asset: la tracciabilità, la gestione e l’utilizzo di uno o più beni mobili e immobili sono fattori chiave per il profitto di un’azienda. Inventariare e registrare attività di manutenzione e aggiornamenti eleva la sicurezza e la qualità dell’installato, garantendo una business continuity intoppi e rallentamenti.
  2. Gestione della produzione: stoccaggio e spostamento del materiale in magazzino, inventario, lavorazione e trasformazione del prodotto e infine, la distribuzione: una manutenzione ottimizzata della supply chain implica anche la tracciabilità dei veicoli mobili e dei dispositivi a supporto della logistica interno ed esterna.
  3. Monitoraggio e sensoristica: l’integrazione della geolocalizzazione all’interno di ambienti fisici o beni in movimento aumenta le possibilità di manutenzione e di pronto intervento. I sensori registrano e mettono a sistena la temperatura, il livello di umidità e un altro insieme di variabili fondamentali per un’impresa alimentare o con beni soggetti a scadenza, che debbano essere conservati in ambienti con determinate caratteristiche.
  4. Controllo e manutenzione: le attività tecniche e amministrative condotte per mettere in sicurezza e far funzionare tutti gli oggetti e gli strumenti presenti in azienda sono elementi fondamentali di tutti i processi di business. Per un’impresa operante nell’automotive, l’ottimizzaione del Mro rappresenta un risparmio di tempo non indifferente.
  5. Conformità: le attività di conformità a norme e regolamentazioni vigenti nel paese di produzione dell’azienda sono vitali per un buon svolgimento dei sistemi produttivi e un sistematizzazione delle stesse si traduce in un risparmio di tempo, poiché dopo l’input iniziale tutte le operazioni saranno automatiche.
  6. Sicurezza: La gestione della sicurezza sul lavoro tocca tutti i componenti di un’azienda: dai dipendenti ai processi produttivi. Le attività più comuni? Sistemi antincendio e relative pratiche di evacuazione, geolocalizzazione del personale in aree critiche o ad alta pericolosità che avvisano i responsabili di accessi non autorizzati o permanenza a rischio per il personale.