Trend tecnologici 2020: nella top ten di Gartner iperautomazione e RFID
Trend tecnologici 2020: in occasione del Gartner 2019 IT Symposium/Xpo, tenutosi negli scorsi giorni ad Orlando, gli analisti hanno alzato il sipario sull’evolutiva sistematica di alcune tecnologie di punta. Nella classifica, prima ancora delle tecnologie, primeggiano le vision. Nell’ordine troviamo Iperautomazione, Multiesperienza, Democratizzazione, Umanità Aumentata, Trasparenza e Tracciabilità. Ecco come e, soprattutto, perché.
Human Augmentation: l’uomo al centro dello sviluppo
A spiegare il significato dei trend tecnologici 2020 (e oltre) è stato Brian Burke, Gartner Research VP, che ha sottolineato come parlare di Human Augmentation non significa necessariamente immaginare un futuro distopico, dominato dai cyborg.
L’uomo, infatti, da sempre ha studiato soluzioni finalizzate a potenziare le proprie capacità e a superare i propri limiti. Ieri utilizzando occhiali, apparecchi acustici o protesi. Oggi avvalendosi anche di tutta una serie di tecnologie indossabili. Basti pensare, come esempio, ai sensori integrati negli equipaggiamenti di lavoro che aumentano la sicurezza delle persone. Oppure ai lettori integrati in cinture, caschi, anelli o bracciali che aumentano la produttività degli operatori sul campo.
Tutti i progressi tecnologici, dunque, vedono al centro dello sviluppo hanno sempre e comunque l’uomo. Robotica, sensoristica avanzata, AutoId, IoT stanno contribuendo allo sviluppo di una società che valorizza gli individui, cercando sempre più di finalizzare un business costruito davvero sui bisogni delle persone. Sarà questo a caratterizzare le strategie aziendali più lungimiranti.
Trend tecnologici 2020: la top ten di Gartner
Tra i principali trend tecnologici che vedremo da qui ai prossimi 5/10 anni, gli analisti hanno indicato l’RFID, la blockchain, il cloud distribuito e un’evoluzione della IoT denominata Autonomous Thing. Tutto ruota attorno all’idea di spazi intelligenti incentrati sulle persone. Il che significa ragionare a uno sviluppo capace di pensare in prospettiva, considerando come le tecnologie influenzino e continueranno a influenzare le persone (ad esempio i clienti o i dipendenti) e i luoghi in cui vivono (casa, fabbrica o ufficio, auto o mezzi di lavoro).
“Invece di creare uno stack tecnologico per esplorarne poi tutte le possibili applicazioni – ha sottolineato Burke – le organizzazioni devono imparare a considerare prima il contesto aziendale e umano in cui queste tecnologie verrano calate. Ad esempio, l’Intelligenza Artificiale (AI) sotto forma di machine learning (ML), unitamente all’iperautomazione e all’edge computing possono aiutarci senz’altro a costruire edifici intelligenti e spazi urbani altamente integrati. A loro volta, queste combinazioni tecnologiche consentono un’ulteriore democratizzazione della tecnologia che diventa sempre più a portata di mano di tutti”.
Sviluppi esponenziali e people-centricity
Ecco, in dettaglio la classifica dei Trend Tecnologici 2020. Il primo blocco, incentrato sul concetto di people-centricity (gli individui al centro), evidenzia come uno sviluppo esponenziale cambierà significativamente il nostro futuro:
1) Iperautomazione
Utilizzare la tecnologia per automatizzare alcune attività manuali fa parte del nostro progresso. L’obiettivo è quello di migliorare sempre di più le condizioni lavorative. Tutto ciò che può essere automatizzato, dunque, nei prossimi anni sarà automatizzato. L’iperautomazione si occupa dell’applicazione di tecnologie avanzate per potenziare e automatizzare sempre più i processi e aumentare la capacità degli esseri umani di scoprire, analizzare, progettare, misurare o monitorare. L’automazione dei processi robotici (RPA – Robot Process Automation), tra cui i cobot, il software di gestione aziendale intelligente (BPMS – Business Process Management System) e l’Intelligenza Artificiale aiuteranno le organizzazioni a prendere decisioni basate sulla capacità di gestire le informazioni a disposizione con una velocità superiore a quella della mente umana. Sebbene non sia l’obiettivo principale, l’iperautomazione si traduce spesso nella creazione di un gemello digitale dell’organizzazione (DTO – Digital Twin of Organization), che consente alle imprese di visualizzare il modo in cui funzioni, processi e indicatori chiave relativi alle prestazioni interagiscono per creare valore al business. Il DTO diventa quindi parte integrante del processo di iperautomazione, fornendo informazioni continue e in tempo reale sull’organizzazione, offrendo alle aziende nuove opportunità commerciali. L’iperautomazione alla fine porterà a un modello di fabbrica DigitalOps, dove l’intera organizzazione sarà supportata da sistemi automatizzati.
2) Esperienza multipla
La multiesperenzialità caratterizzerà la nostra vita da qui ai prossimi anni. Viviamo tutti una doppia vita, analogica e digitale. Secondo Nielsen in Italia l’83% della popolazione sopra i 14 anni è permanentemente connesso e, tramite smartphone (71%), pc (45%), tablet (13%) e smart tv 84%) mantiene relazioni online. Le persone più che online sono onlife. La multiesperenzialità porterà le aziende ha ragionare su un nuove interfacce tali da garantire un’unica soluzione di continuità agli utenti. Sarà importante imparare a progettare unico punto di interazione per includere interfacce multisensoriali e multitouchpoint come dispositivi indossabili e sensori avanzati integrati nei computer ma anche negli oggetti. Allo stato attuale le aziende si stanno concentrando sullo sviluppo di esperienze immersive che utilizzano realtà aumentata (AR), virtuale (VR), realtà mista, interfacce uomo-macchina multicanale e tecnologie di rilevamento.
3) Democratizzazione
Democratizzare la tecnologia significa fornire alle persone un facile accesso a competenze tecniche o commerciali senza una formazione estesa e costosa. La condivisione e la cocreazione di scoperte e progressi tecnologici aiuta la società a progredire più in fretta e meglio. Lo sviluppo di applicazioni, dati e analisi aiutano a progettare nuove conoscenze che spianano la strada a nuove professioni: data scientist, programmatori e altro. La democratizzazione consente agli sviluppatori di generare modelli di dati senza avere le competenze di uno scienziato di dati. Così anche i cittadini avranno accesso a tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale o l’apprendimento automatico. Analisi predittiva e virtual assistant aiuteranno i dipendenti a svolgere il loro lavoro in modo più efficiente.
4) Human Augmentation
Tra i trend tecnologici 2020 l’umanità aumentata è quella che va spiegato meglio. Il termine fa riferimento all’uso della tecnologia per migliorare le esperienze cognitive e fisiche di una persona. L’aumento fisico modifica una capacità fisica intrinseca, impiantando o ospitando una tecnologia all’interno o sul corpo. Ad esempio, nella logistica da diversi anni gli operatori fanno uso di visiere intelligenti e tecnologie indossabili a supporto delle attività di pick and place o di inventario. La Human Augmentation si declina in quattro categorie principali: aumento sensoriale (udito, visione, percezione), appendice e aumento della funzione biologica (esoscheletri, protesi), aumento del cervello (ad esempio gli impianti per il trattamento delle convulsioni) e aumento genetico (terapia genica e cellulare). L’aumento cognitivo, associato all’uso di Intelligenza Artificiale e Machine Learning, migliora la capacità dell’essere umano di pensare e prendere decisioni migliori, ad esempio sfruttando informazioni e applicazioni per migliorare l’apprendimento o potenziare l’esperienza.
5) Trasparenza e tracciabilità
L’evoluzione della tecnologia sta creando una crisi di fiducia nei consumatori, sempre più informati e sempre più infedeli. Piuttosto che puntare a fidelizzare i clienti le aziende devono puntare a valorizzare la loro capacità di relazione su nuovi meccanismi di fiducia e di utilità. Man mano che i consumatori diventano più consapevoli di come i loro dati vengono raccolti e utilizzati, le organizzazioni devono essere consapevoli della loro crescente responsabilità di archiviare e raccogliere i dati. La dimensione principale è la relazione: faccio marca nel momento in cui divento solution provider dell’individuo a cui mi rivolgo, attraverso specifiche relazioni non solo di valore ma anche di utilità. E fare marca esaltando la dimensione di utilità significa conoscere profondamente il mercato e gli individui. Tecnologie come l’RFID, l’NFC, il Sixtrue, il Fides Code e tutti i possibili smart code aiutano i brand a comunicare con i loro clienti con estrema trasparenza le informazioni sui prodotti, contribuendo a combattere la contraffazione.
Smart Spaces: i trend tecnologici da qui ai prossimi anni
- Empowered Edge
Edge computing è una tecnologia di prossimità che consente di portare la capacità elaborativa vicino ai consumatori e alle aziende. Questo perché le persone hanno sempre più bisogno di interagire con applicazioni e sistemi in tempo reale. La centralizzazione massiccia del cloud e i data center delocalizzati offrono interessanti economie di scala e modelli di servizio molto funzionali ma il peso dei dati e la velocità di trasmissione non possono prescindere dai principi base della fisica. Attendere che un data center (spesso ubicato o molte miglia di distanza) funzioni ha un’impatto negativo sugli utenti e sul business. Il problema della latenza si risolve attraverso una decentralizzazione dei data center, granularizzati e configurati come micro data center. Edge computing, fog computing ed edge data center costituiscono il triangolo d’oro della governance. Attualmente, meno del 10% dei dati viene creato ed elaborato al di fuori del cloud e dei data center. Gartner stima che entro il 2023 oltre la metà dei dati aziendali mondiali sarà raccolta ed elaborata al di fuori del cloud e dei data center. - Cloud distribuito
I fornitori di servizi cloud continueranno ad assumersi la responsabilità del funzionamento, della manutenzione e della governance dei servizi. L’evolutiva è nel multicloud, ovvero un’infrastruttura in cui si utilizzano più cloud pubblici di fornitori diversi, che possono lavorare in combinazione con infrastrutture fisiche on premise, risorse virtualizzate e cloud privati. A seconda delle necessità e degli obiettivi, le aziende possono progettare ambienti che rispondono alle specifiche esigenze, con una flessibilità e una potenza senza compromessi. - Cose autonome
Dalla Internet of Things all’Intelligence of Things i passo è breve. I veicoli autonomi, che si tratti di automobili o di muletti o droni che si muovono dentro ai magazzini e fuori dai magazzini sono diventati realtà. Entro il 2025, almeno il 12% dei veicoli di nuova produzione avrà capacità di guida autonoma di livello 3. Anche altri dispositivi come elettrodomestici, navi e robot otterranno capacità autonome saranno in grado di interagire in modo più naturale con l’ambiente circostante e gli esseri umani. - Pratical Blockchain
Al di là delle criptovalute, la tecnologia blockchain sta dimostrando la sua utilità in diversi ambiti applicativi. La blockchain, associata a sistemi di tracciabilità e rintracciabilità garantiti da tag RFID e sensori, contribuirà a portare trasparenza e fiducia nelle filiere. Si ridurranno così i costi, minimizzando i tempi associati alle transazioni. È il binomio IOT e Blockchain ad abilitare applicazioni ancora più estese, fondate su una gestione delle informazioni certa e garantita. Secondo Gartner, entro il 2023 le tecnologie ispirate alla blockchain supporteranno la movimentazione e il monitoraggio di oltre 2 trilioni di dollari di beni e servizi. - Ai Security
Gartner prevede che nei prossimi anni le aziende useranno l’apprendimento automatico e l’intelligenza artificiale per migliorare la sicurezza degli utenti. Ma hanno anche avvertito che hacker e player malevoli useranno l’IA per sferrare i loro attacchi informatici. Attenzione dunque che i dati utilizzati per l’apprendimento automatico siano super protetti, che gli ambienti di test non abbiamo delle backdoor pericolose o che non ci siano furti di algoritmi.